Handynews | La clown terapia e i suoi benefici
Handynews | La clown terapia e i suoi benefici
In questo articolo, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e adolescenza, vi vorrei parlare dei benefici della terapia del sorriso, riportandovi alcune domande poste a Chiara Toscani (clown tatapata) e Maria Rosanna Cazzato (clown chicchera), volontarie “Clown di corsia” di VIP Lodi Original Clauns Onlus.
Chiara, prima di parlare di questa terapia, ci parli della vostra Associazione?
L’ Associazione “VIP Lodi Original Clauns” è nata a Lodi nel 2015, grazie alla volontà di tre clown, già operativi a Milano. L’acronimo “VIP” significa “Vivere In Positivo” e la parola “Clauns” è l’unione tra “Clown” e “Laus”, nome antico della Città di Lodi. Siamo una quarantina di clown volontari e facciamo parte della Federazione nazionale ”Vip Italia Onlus” che ne comprende circa 4.500.
Maria, cosa si intende per terapia del sorriso o clown terapia?
La clown terapia, o terapia del sorriso, è un intervento che appoggia le cure mediche, sdrammatizzando le pratiche sanitarie e cercando di aiutare a gestire al meglio l’ansia e la paura del paziente.
Con questo intervento, “abbracciamo” la paura del paziente, trasformandola in una prospettiva di speranza. Noi non curiamo nessuna malattia, ma possiamo essere vicini al paziente e ai suoi famigliari, nei momenti di difficoltà emotiva.
Chiara, in questa terapia, troviamo il “clown dottore”, ci puoi parlare brevemente di questa figura?
La figura del clown dottore, per quanto riguarda la nostra Associazione, è un “clown di corsia” che, attraverso la comicità, l’umorismo e l’improvvisazione, cerca di dare positività alla giornata, spesso difficile, del paziente.
Maria, in quali ambiti viene svolta questa terapia ?Noi operiamo negli ospedali, come reparti di pediatria e oncologia, nelle scuole e nelle carceri e, inoltre, facciamo anche delle missioni umanitarie.
Chiara, quali sono i benefici di questa terapia in questi ambiti ?
La clown terapia ha il compito di “strappare” un sorriso non solo al paziente, ma anche ai suoi famigliari e al personale del reparto. I benefici primari si vedono nel sorriso e nel rifiuto del paziente … è molto importante il “no” del paziente alla terapia, perché viene fatto in modo liberatorio ed è l’unica che può negare.
Concludo riportando la considerazione delle volontarie su quanto può essere importante “vivere in positivo”, nonostante tutto. Il “clown in corsia“, oltre ad impegnarsi a far trascorrere al paziente quei momenti di spensieratezza, cerca di trasformare il proprio modo di vivere, imparando ad attingere a tutte le risorse positive a disposizione e indispensabili per affrontare la quotidianità col sorriso.
Ruggiero Curci
Condividi l'articolo su
Riproduzione Riservata